Come tutti saprete, è stato appena inaugurato a Roma largo Paolo Mantovani. Avrei voluto essere presente alla cerimonia d'intitolazione della strada, ma purtroppo impegni istituzionali mi hanno costretto a Bruxelles e impedito di prendere parte a questo importante riconoscimento da parte del Comune di Roma, che - da sportivo e sampdoriano - mi sento pubblicamente di ringraziare.

Paolo Mantovani è stato uno dei più grandi presidenti che la storia del calcio abbia mai conosciuto. Un uomo di sport che ha saputo farsi valere e al tempo stesso amare, non soltanto grazie ai risultati conquistati sul campo quanto piuttosto grazie ai valori e agli insegnamenti che ha saputo trasmettere a più di una generazione.

Per quasi quindici anni ha rappresentato un modello di etica, di stile e di correttezza, portando in giro per il mondo il nome della Sampdoria e regalando al nostro club un'aura fresca, pulita e simpatica. Sono questi i valori che, nel solco dell'esempio di Paolo Mantovani, cerchiamo di portare avanti ogni giorno nella Sampdoria come famiglia Garrone. Per il bene della società e dei suoi tifosi, il nostro più grande patrimonio.

 

                                                                                   Edoardo Garrone

 

C'E' STATO UN PRESIDENTE!

 

Se il destino non gli avesse voltato le spalle, Paolo Mantovani sarebbe al "Ferraris", la domenica sera. Se ne starebbe seduto su una poltroncina della tribuna d’onore, trepidando composto per la sua squadra del cuore, Mercedes in bocca e borsalino in testa. Se il destino non se lo fosse portato via in quella triste mattinata di metà ottobre,…  Molti, i bambini, i quindicenni di oggi, che esultano per un gol della Samp, quando quell’uomo se ne andò per sempre, non erano neppure nati. Ed è a loro che bisognerebbe raccontare chi era Paolo Mantovani.

Perché c’è stato un presidente che in quattordici anni, tre mesi e undici giorni in sella alla Sampdoria è riuscito a renderla grande. La acquistò nell’estate del 1979, in Serie B, e la condusse sul tetto d’Europa, a Wembley. La portò alla conquista dello Scudetto, di una Coppa delle Coppe, di una Supercoppa Italiana e di tre Coppe Italia più una, l’ultima, da condividere con i figli Enrico - il suo successore -, Francesca, Filippo e Ludovica.

C’è stato un presidente che di figli - calcistici - ne ha avuti tanti altri. Erano i migliori giovani del calcio nostrano - Luca Pellegrini, Pietro Vierchowod, Roberto Mancini, Fausto Pari, Fausto Salsano, Moreno Mannini, Gianluca Vialli, Gianluca Pagliuca, Attilio Lombardo -; tutti tasselli di un mosaico meraviglioso, che lui, anche grazie alla sagacia del suo braccio destro Paolo Borea e del maestro Vujadin Boskov, fu capace di allestire di anno in anno e di farne un gruppo formidabile.

C’è stato un presidente che quel fortissimo zoccolo duro italiano lo completò con campioni stranieri del calibro di Liam Brady, Trevor Francis, Graeme Souness, Toninho Cerezo, Hans-Peter Briegel, Srecko Katanec, Vladimir Jugovic, David Platt, Ruud Gullit. Era la Sampdoria più forte di tutti i tempi e il suo presidente le regalò un’aura giovane, spensierata e vincente, riconosciuto modello di fair-play e signorilità in tutto il mondo.

C’è stato un presidente che quando si giocava in trasferta in Europa voleva si sventolasse la bandiera del paese ospitante; un presidente che i contratti li firmava sui palmi delle mani o sul gesso di una gamba rotta, sui menù dei ristoranti o dietro una cornice; un presidente che sapeva dire di no alle lusinghe delle strisciate.

C’è stato un presidente che non si è mai permesso di ferire o provocare in qualche modo l’altra sponda calcistica della città. «I nostri nemici non sono a Genova», amava ripetere. E alla sua morte, Genova, l’intera Genova, seppe tributargli un addio composto e partecipato, con quarantamila persone in lacrime sulle note di What a Friend We Have in Jesus.

C’è stato un presidente amato e rispettato da tutti, che i suoi tifosi, il 12 febbraio dell’83, raggiunsero in tremila a Lugano per manifestargli affetto e calore durante il suo esilio svizzero. Sentimenti logicamente ricambiati, senza buonismo, ma con esigenza, talvolta con severità. Dalla gente blucerchiata - «Il più grande patrimonio della Sampdoria» - pretendeva educazione e sportività.

C’è stato un presidente che non ha mai smesso di pensare ai più piccini, di insegnar loro come vivere lo sport in modo sano, di appassionarli al calcio attraverso i valori autentici, il Torneo Ravano e la politica dei prezzi contenuti. «Un tempo erano i padri che portavano i figli a vedere la Sampdoria. Oggi sono i figli che portano madri e padri a vedere le maglie blucerchiate», soleva ripetere felice all’uscita di Marassi. Anche questa, tra le tante, fu una sua grande vittoria.

C’è stato un presidente .  Per chi non l’avesse conosciuto o non lo ricordasse, si chiamava Paolo Mantovani. Per chi volesse saperne qualcosa di più, beh, se lo faccia raccontare. Ne vale davvero la pena.

GRAZIE PAOLO! 

Sarai per sempre nei nostri cuori blucerchiati, perché grazie a te non solo la Samp è diventata una favola bellissima che ha riempito pagine di storia ed i nostri cuori di passione, tu ci hai insegnato uno stile, con i tuoi modi da signore che hanno contraddistinto un'epoca, non ti dimenticheremo mai...

perché tu sarai per sempre il NOSTRO PRESIDENTE.

L'unico e inimitabile, che ha portato in alto quei colori magici che ci fan venire i brividi, i colori della Sampdoria!

Paolo MANTOVANI: INDIMENTICABILE PRESIDENTE!

Paolo Mantovani, il presidente che girava in vespa con i tifosi

27.10.2012 13:26
  Il racconto di Roberto Martinelli, tifoso blucerchiato che ha proposto di intitolare una via di Roma all’ex presidente della Sampdoria. Mercoledì 26 la cerimonia Per i tifosi sampdoriani è semplicemente "Paolo" e dal 26 settembre anche una via di Roma porterà il suo nome....

GRAZIE PAOLO

15.10.2012 21:25
    GRAZIE PAOLO A 19 anni dalla prematura scomparsa del nostro amato Presidente, vogliamo ricordare Paolo Mantovani in un modo un po' inusuale, con una chiave di lettura che sentiamo un po' più ‘nostra’. Riportiamo di seguito la foto di una coreografia a noi...

INCREDIBILE PAOLO MANTOVANI

15.10.2012 21:15
  INCREDIBILE PAOLO MANTOVANI... A 19 anni dalla sua scomparsa, i sampdoriani continuano ad avere Paolo Mantovani nel cuore ed a proporre iniziative in suo onore e memoria. Ma non servirebbe a niente se nel pianeta calcio non si trovasse una corrispondenza fatta di conoscenza,...

IL RICORDO NON PASSA.

10.07.2012 09:17
  Non si può dimenticare PAOLO MANTOVANI, presidente di una Sampdoria stupenda, e quello che ha fatto per questa squadra: le coppe, lo scudetto del '91, uno stile unico e inimitabile. Paolo Mantovani, persona onesta e seria, innamorato perso della sua Samp e da lei ricambiato....