agosto, un caldo cane
FONTE: www.lacassa.net
Prima di noi migliaia di anni di civiltà passate hanno goduto delle condizioni favorevoli di questo periodo e ne hanno instillato nei simboli il significato segnando la via che porta alla comprensione e al godimento dell'essenza della vita, del colore di questo tempo particolare; simboli che spesso significano pienezza, tranquillità, sicurezza e fiducia, voluttà dell'anima che riposa in questo tempo quieto.
Ci addentriamo nei simboli di questo mese maschio, di fuoco, proprio per poterne distillare l'essenza che ci aiuterà a percorrerli con quella curiosità necessaria ad essere più consci e sensibili al periodo.
E' saldamente il sole il dominatore di agosto, sole principio primo della vita su questo pianeta, fonte di energia per tutti i viventi; rappresenta una fase di maturità e di completezza ed è associato a virtù positive come coraggio, calore umano, lealtà, generosità. Per questo viene utilizzato come indicatore e propiziatore di positività con il suo simbolo astrale, il punto in mezzo ad un cerchio che indica in la ruota zodiacale, l'Uno che si manifesta attraverso le sue dodici energie nel microcosmo e nel macrocosmo. Nell'astrologia è infatti il sole il principale 'attore' sulla scena, colui che manifestandosi secondo le dodici energie genera il creato.
Il numero del mese, l'8, da sempre è un numero positivo e significa pienezza, quiete, bonaccia; vanno ricordati gli innumerevoli matrimoni celebrati in Cina l'8/8/88, paese da sempre sensibile ai numeri.
Ad un altro livello di lettura rappresentano gli evangelisti: leone - marco , aquila - giovanni, toro - luca, uomo/angelo - matteo e possiamo ancora giocare con i corrispondenti elementi:
La vita in Egitto era fortemente dipendente dalle piene del Nilo; ogni anno la piena e la relativa inondazione segnava il momento più importante di ricchezza e produzione per tutte le terre; corrispondeva proprio al periodo estivo, periodo di abbondanza e voluttà.
Sirio è la più brillante stella del firmamento: gli Egizi tra il 4380 e il 2220 aC celebravano l'anno nuovo alla sua levate eliaca (con il sole) al solstizio d'estate; dopo di che cominciava il benefico straripamento del Nilo rendendo le terre adiacenti coltivabili; Sirio faceva da 'cane da guardia' per avvisare la popolazione dei dintorni che era tempo di spostarsi per lasciare il posto al nefico fiume; da questo prende il nome l'intera costellazione del CANE MAGGIORE e l'indicazione del periodo caldo dell'anno, il periodo del cane o canicola, stagione consacrata al dio Anubis con il corpo di uomo e, non deve stupire a questo punto, con la testa di cane.
Oggi a causa della precessione degli equinozi, la levata con il sole di Sirio è a settembre e la si comincia a vedere ad ottobre, si sposta poi di qualche ora al mese per culminare a mezzanotte del primo gennaio e scomparire in aprile: non annuncia certo più la canicola... i tempi sono cambiati.
In quattro millenni non solo la posizione della levata eliaca di Sirio è cambiata; tradizioni e culture sono variate nei tempi in modo continuo anche a dispetto del volere degli uomini innestandosi le une sulle altre in un movimento sincretistico col risultato di una ibridazione tra vecchio e nuovo che ci permette di riconoscere oggi i segni dell'antico; le parole canicola o solleone ne sono un esempio.
Ai tempi dei romani in agosto, al 13, era celebrato il culto della dea Diana, simbolo della Grande Madre e spesso raffigurata con una cerva, o con un cane: il tema del cane ritorna e quello della Grande Madre ci permetterà, più avanti, di confrontarlo con l'Assunta.
Una soluzione di continuità nell'evoluzione delle culture occidentali è sicuramente rappresentato dall'avvento del Cristianesimo, della Chiesa e del relativo potere temporale che ha imposto cambi culturali 'cristianizzando' feste precedenti e in qualche modo appropriandosene pur senza stravolgere il culto esistente. Questo per due motivi: il primo era quello di facilitare le conversioni di persone gia 'abituate' ad un certo calendario ed il secondo per non perdere nessuna delle feste codificate.
Non stupirà quindi di vedere nell'iconografia cristiana di agosto apparire spesso il cane: il culto di san Rocco, molto diffuso in Italia, lo vede spesso raffigurato con un cane ai piedi in base alla leggenda che narra l'aiuto che l'animale diede al santo portandogli da mangiare mentre era affetto dalla peste; così a Camogli a san Rocco si benedicono i cani.
Anche san Cristoforo, la cui festività appartiene a questo periodo, in raffigurazioni medioevali è rappresentato con un cane;
Si celebra in agosto anche san Domenico, fondatore dei domenicani; sarà forse un caso ma la congregazione fu soprannominata dei 'domini canes', ovvero dei cani di Dio vista l'assiduità e inflessibilità con cui predicavano la vera fede e si battevano contro chi invece viveva 'nell'errore', tanto che spesso (per esempio a Torino) ai domenicani furono affidati gli uffici dell'Inquisizione Romana per combattere le eresie. Il simbolo del cane ancora oggi viene utilizzato per 'segnare' possedimenti domenicani.
Altro fenomeno che lega agosto all'uomo è lo sciame delle perseidi, le STELLE CADENTI; se ne trovano testimonianze di millenni or sono anche dai cinesi; nella tradizione cattolica sono legati a san Lorenzo e sarebbero le lacrime del santo o le scintille della graticola sulla quale sarebbe stato martirizzato che piovono dal cielo. La graticola, come si vede nella foto a fianco, è spesso presente nelle rappresentazioni del santo.
Il realtà san Lorenzo, martire del 258 dC, sembra fosse stato decapitato per aver rifiutato di consegnare i tesori della Chiesa, distribuendoli invece ai poveri; la leggenda narra che 'arrostendo' avrebbe detto Ecce, miser, assasti tibi partem unam, regira aliam et manduca - 'ecco, miserabile, hai abbrustolito per te una parte, ora rigirami dall'altra e mangia'.
Il periodo della festa di san Lorenzo era precedentemente 'occupato' dalla festa di Ercole invitto presso i romani; ed Ercole è una ipostasi del sole (Cattabiani), ancora una volta si evidenzia il sincretismo che ci porta oggi a vedere i segni delle civiltà passate nei fenomeni che da sempre segnano la vita dell'uomo come quello delle 'stelle cadenti'.
In tutto questo escursus sui simboli di agosto manca un elemento quasi sempre presente negli altri mesi: quello ctonio, cioè legato ai mondo degli inferi, dei morti, dell'aldilà, quasi che venisse dimenticato in questo periodo così pieno di valori positivi.
La mente curiosa certamente non lo dimentica e fa il pieno in questo periodo di positiva solarità ben sapendo che siamo soggetti alla legge del Tempo e che presto la declinazione del sole si farà più evidente e ci porterà poco alla volta alla negazione, alla morte del sole che avverrà nel solstizio d'inverno a dicembre, nel freddo e nel buio; ma sorride sapendo che se il chicco muore il suo fine è portarci verso la porta degli dei per rinascere, poco dopo, ad una nuova vita, ad un nuovo respiro, ad un nuovo attimo di vita.
Ogni giorno è un Natale; ci vuole un coraggio da leoni per ammetterlo: agosto è qui per darcelo.
Buone ferie!