BIANCOSPINO: AMICO DEL CUORE

04.06.2012 19:33

Biancospino

Dal greco kràtaigos, “forza e robustezza”, il biancospino è noto in botanica come Crataegus monogyna, in riferimento al suo legno duro e massiccio, tuttora utilizzato come buon combustibile.
BiancospinoAnticamente, il biancospino veniva associato alla speranza e alla fertilità: a tal proposito, i suoi fiori decoravano i  capelli  e le vesti delle spose. Ancora, in passato era diffusa la credenza secondo cui i fiori di biancospino possono allontanare gli spiriti maligni: per questo motivo, i petali adornavano le culle dei neonati.
Il biancospino viene largamente sfruttato in fitoterapia per il suo fitocomplesso, ma viene adoperato anche come pianta ornamentale per i suoi bellissimi fiori. In passato, il biancospino veniva coltivato anche per realizzare barriere impenetrabili grazie ai suoi spini appuntiti; ancora, i suoi frutti sono impiegati a finalità alimentari, sia per la preparazione di sciroppi e gelatine, sia per la produzione di farine, indicate per un particolare tipo di pane.

Biancospino: descrizione botanica

Proprio come Rosa canina e Potentilla, anche Crataegus monogyna (chiamato anche Crataegus oxyacantha) appartiene alla famiglia delle Rosaceae: il biancospino è un arbusto - o piccolo albero - spontaneo, che cresce facilmente in ogni dove, in grado di raggiungere anche i 6-10 metri d'altezza. Vegeta soprattutto in aree boscose e cespugliose, fino ai 1.500 metri d'altitudine; è particolarmente diffuso in tutta Europa, nell'America del Nord, nell'Africa del Nord e in Asia settentrionale.

Biancospino: proprietà, attività biologica e impiego clinico

In sintesi, le principali proprietà attribuite al biancospino sono:

Cardiotoniche: inotrope positive, batmotrope negative

Vasodilatatrici coronariche

Antisclerotiche

Sedative, ansiolitiche ed antisapasmodiche

Antipertensive

Ipolipemizzanti

Visto l'intreccio di molecole attive descritte in precedenza, è intuibile come il fitocomplesso di biancospino sia in grado di espletare moltissime proprietà.

  1. Proprietà cardiotonica del biancospino

Sebbene il biancospino sia ritenuto primariamente una droga ansiolitica e sedativa, anche l'azione  cardiotonica rientra tra le sue principali proprietà: la droga aumenta la capacità di contrazione del muscolo cardiaco (proprietà inotropa positiva) e, nel contempo, rallenta la trasmissione dell'impulso nervoso, quindi anche la contrazione del cuore nel pompare sangue dagli atri ai ventricoli (proprietà batmotropa negativa).
Proprio per questo motivo, gli
estratti di biancospino sono da tempo utilizzati come terapia fitoterapica elettiva nel trattamento di scompensi cardiaci di media entità, nell'insufficienza coronarica, nelle turbe bradicardiche lievi, e nell'insufficienza miocardica (forma moderata).
Oltre ad agire a livello cardiaco con azione inotropa positiva e batmotropa negativa, l'estratto di biancospino vanta proprietà cronotrope negative (riduzione della
frequenza cardiaca) e dromotrope positive (aumento della conduzione atrio-ventricolare).

  1. Proprietà vasodilatatrici coronariche del biancospino

Abbiamo visto che il biancospino è utilizzato per le proprietà vasodilatatrici coronariche: infatti, gli attivi del fitocomplesso stimolano il rilascio della muscolatura vasale liscia delle coronarie, cosicché si assiste ad una dilatazione dei vasi e a una diminuzione delle resistenze periferiche. A detta di ciò, è chiaro come il biancospino sia ampliamente utilizzato per il miglioramento delle performance cardiache.
Generalmente, per sfruttare le proprietà cardiotoniche del biancospino, in fitoterapia si consiglia la
tintura madre oppure l'estratto fluido: è bene precisare, comunque, che questi preparati non sono efficaci in caso di patologie acute; piuttosto, il loro impiego è indirizzato alle insufficienze cardiache di lieve entità (non richiedenti cure digitaliche) e nella profilassi di ripristino in seguito a danni cardiaci/coronarici.

  1. Proprietà antisclerotiche del biancospino

L'estratto di biancospino trova impiego anche nel trattamento dell'aterosclerosi: generalmente, la droga esplica eccellentemente questa funzione in sinergia con altri estratti, insieme dunque ad altri fitocomplessi. In modelli sperimentali, il biancospino, riducendo le resistenze periferiche, è idealmente in grado di prevenire l'aterosclerosi.

  1. Proprietà sedative, ansiolitiche ed antisapasmodiche

La proprietà ansiolitico-sedativa è probabilmente quella meglio riconosciuta al biancospino: da tempo immemorabile, l'azione della droga a livello del sistema nervoso centrale viene sfruttata per eliminare, ridurre o, ancora, placare l'ansia, l'irritabilità o, più in generale, per controllare la componente emotiva di individui particolarmente agitati o ansiosi. Di riflesso, la somministrazione di estratti di biancospino migliora la qualità del sonno, favorendo un riposo tranquillo scorporato da ansia, affanni e difficoltà all'addormentamento.
Al fine di contrastare i sintomi tipici della
sindrome ansiosa, è consigliata la somministrazione di estratto di biancospino sottoforma di tisane o decotti in associazione ad altre droghe ansiolitico-sedative, che ne potenziano l'attività medesima: particolarmente adatte la valeriana, la melissa, la camomilla, la passiflora.
Probabilmente, il biancospino espleta la propria attività ansiolitica e moderatamente
ipnotica anche grazie ai flavonoidi, ai quali è attribuita una possibile attività simil-benzodiazepinica.
Tra le svariate dimostrazioni scientifiche effettuate per accertare le proprietà ansiolitiche della pianta, una tra tutte ha messo in evidenza il potenziamento di questa precisa attività del biancospino in associazione a
ballota, cola e valeriana.

  1. Proprietà antipertensiva del biancospino

L'azione antipertensiva eccellentemente espletata dal biancospino sembra essere strettamente legata alla proprietà vasodilatatrice-coronarica: l'azione antipertensiva della droga agisce essenzialmente a livello dei vasi dilatati per azione diretta.
Per dare una dimostrazione pratica delle capacità ipotensive espletate dal biancospino, si riporta un esempio: in media, dopo aver assunto estratti di biancospino, i soggetti affetti da
ipertensione con valori pari a 160 e 150 mmHg (rispettivamente, pressione sistolica e diastolica), registrano una significativa riduzione dei valori pressori, fino a raggiungere gli 89 e gli 85 mmHg.

  1. Proprietà ipolipemizzante del biancospino

Alla luce di recenti studi sono emerse interessanti scoperte scientifiche riguardanti le proprietà del biancospino: sembra, infatti, che la droga sia in grado di espletare il suo effetto anche sulla colesterolemia e sulla lipidemia. In particolare, questa attività è stata dimostrata su modelli animali (ratti) alimentati con un regime dietetico ipercalorico.
L'attività ipolipemizzante associata al biancospino sembra essere particolarmente indicata per l'anziano affetto sia da ipercolesterolemia che da
iperlipidemia associate a disfunzioni cardiache.

Tossicità, precauzioni d'utilizzo e interazioni del biancospino

Chiaramente, la somministrazione di estratti di biancospino è bandita per quei soggetti sensibili ad una o più molecole del fitocomplesso.
In letteratura non sono segnalati casi importanti di tossicità al biancospino: infatti, la somministrazione, anche quando prolungata, di estratti di questa droga sembra essere piuttosto sicura, fatta eccezione per chi assume, contemporaneamente, farmaci ad azione diretta sul cuore.
Consigliato il monitoraggio o la vigilanza del paziente quando assume estratti di biancospino insieme a
beta-bloccanti, sostanze di derivazione digitalica o farmaci ad azione bradicardizzante, onde evitare un potenziamento dell'effetto finale.
Rari i casi di tossicità acuta e subacuta legata alla somministrazione di biancospino.

Biancospino in breve, riassunto su Biancospino

Scorri la pagina verso il basso per leggere la tabella riassuntiva sul biancospi no.


Biancospino e leggende Anticamente: simbolo di speranza e fertilità
Fiori: allontanavano gli spiriti maligni
Coltivato come pianta ornamentale e per realizzare barriere impenetrabili
Biancospino: impieghi attuali Buon combustibile → legno duro e massiccio
fitoterapia →fitocomplesso
Cucina → frutti per preparare sciroppi, marmellate e gelatine, farine
Biancospino: descrizione botanica
  • Nome botanico: Crataegus monogyna o Crataegus oxyacantha
  • Famiglia: Rosaceae
  • Breve descrizione: arbusto  o piccolo albero spontaneo che cresce facilmente in ogni dove
  • Altezza: 6-10 m
  • Habitat: aree boscose e cespugliose, fino ai 1.500 metri d'altitudine
  • Diffusione: Europa, America del Nord, Africa del Nord e Asia settentrionale
  • Rami: rossicci, grigi e spinosi
  • Foglie: caduche, alterne, forma piuttosto variabile, con margine dentato
  • Fiori: raggruppati in corimbi da 5 a 25, ermafroditi, bianchi e pentalobati
  • Frutti: pomi ellittici-ovoidali, piuttosto piccoli (diametro: 1 cm), dipinti di rosso
  • Semi: racchiusi all'interno del nocciolo, dentro il piccolo pomo
Biancospino: droga Sommità fiorite
Foglie
Fiori
Parti legnose (solo limitatamente)
Biancospino: fitocomplesso
  • Flavonoidi: vitexina, iso-vitexina, ramnosil-vitexina, rutina, apigenina (foglie + frutti)
  • Leucoantocianidine: procianidine dette anche picnogenoli (foglie + frutti)
  • Steroli
  • Amine
  • Catechine
  • Acidi fenolici
  • Acidi triterpenici
  • Acidi fenolcarbossilici
  • Olio essenziale: soprattutto aldeide anisica
Biancospino: farmacocinetica Proantocianidine → molecole altamente biodisponibili: in 40-45 minuti sono assorbite a livello intestinale (nel 30% della quantità assunta per os). L'attività si protrae per 5 ore
Flavonoidi e altre molecole: si assorbono in quantità inferiori e sono assai meno biodisponibili
Proprietà cardiotonica del biancospino
  • Utile nel trattamento di scompensi cardiaci di media entità, nell'insufficienza coronarica, nelle turbe bradicardiche lievi e nell'insufficienza miocardica:

proprietà inotropa + : ↑ contrazione del muscolo cardiaco
proprietà batmotropa - : ↓ trasmissione impulso nervoso
proprietà cronotrope - : ↓ frequenza cardiaca
proprietà dromotrope + : ↑ conduzione atrio-ventricolare

Proprietà vasodilatatrici coronariche del biancospino
  • Utile per migliorare la performance cardiaca (per insufficienze cardiache di lieve entità)
    Stimolazione della muscolatura liscia vasale delle coronarie → dilatazione dei vasi + ↓ resistenze periferiche
Proprietà antisclerotiche del biancospino ↓ resistenze periferiche:  biancospino + altre droghe mirate → proprietà antisclerotica
Proprietà sedative, ansiolitiche ed antisapasmodiche
  • sfruttata per eliminare, ridurre o placare l'ansia, l'irritabilità o, più in generale, per controllare la componente emotiva di individui particolarmente agitati o ansiosi
    attività potenziata dall'associazioni con valeriana, melissa, camomilla, passiflora, ballota, cola
Proprietà antipertensiva del biancospino Legata alla proprietà vasodilatatrice-coronarica → agisce essenzialmente a livello dei vasi dilatati per azione diretta
Proprietà ipolipemizzante del biancospino
  • indicata per l'anziano affetto da ipercolesterolemia ed iperlipidemia associate a disfunzioni cardiache → proprietà dimostrata su modelli animali
Tossicità del biancospino
  1. Rari i casi di tossicità acuta e subacuta
  2. Evitare l'assunzione di biancospino in caso di sensibilità a uno o più attivi del fitocomplesso
  3. Vigilare chi assume biancospino insieme a beta-bloccanti, sostanze di derivazione digitalica, farmaci ad azione bradicardizzante → possibile potenziamento dell'effetto finale