Il CAVOLO: simbolo della gravidanza ma anche di frugalità e semplicità

08.03.2013 17:06

 

Una leggenda greca narra che un giorno Licurgo, principe di Tracia, distruggesse le vigne del suo podere, offendendo Dioniso al quale erano sacre. Il Dio irato lo legò ad un ceppo. Disperato, il principe cominciò a piangere, e dalle sue lacrime nacquero i cavoli che da quel giorno furono ostili alla vite. Il racconto si è probabilmente ispirato alla credenza popolare che il cavolo, come il lauro, nuoccia alla vite. Per questo motivo i Greci e gli Egizi lo usavano come rimedio contro le ubriacature, tale credenza si è mantenuta nel corso dei secoli.

Una volta i genitori, per mailnteso senso del pudore, raccontavano ai figli che i bambini nascevano sotto i cavoli, forse questa favola era stata ispirata dal suo aspetto tondeggiante, quasi un utero vegetale, d'altronde la convinzione che i primi uomini siano nati dal mondo vegetale è antichissima (Malabar, paesi arabi, India). 

Il cavolo è sempre stato considerato un cibo adatto ad una mensa frugale. Per questo motivo lo si usa come sinonimo di una "cosa priva di valore" in molte comuni espressioni (non vali un cavolo....).

Per motivi che non conosciamo il cavolo ha ispirato anche un simbolismo funebre: un tempo nelle campagne "andar per cavoli" significava morire. A QUESTO simbolismo si riccolega la credenza antica secondo la quale il cavolo avrebbe creato l'espulsione dei feti morti dal ventre materno, superstizione che sopravvisse fino all'inizio di questo secolo nelle zone agricole dove si dava acqua di cavolo alle gestanti che non compivano la gravidanza.

E' un alimento ricco di sostanze benefiche ma dalla digestione laboriosa e perciò non molto adatto ad una merenda, così quando si vuole sottolineare come qualcuno o qualcosa non siano adatti ad un ruolo o ad un luogo si usa dire: "Ci sta come un cavolo a merenda".