IL SALICE contro i dolori reumatici e l'artrosi

21.07.2012 14:11

HABITAT E DISTRIBUZIONE

I salici sono largamente diffusi nell'emisfero settentrionale, ma presenti nell'emisfero meridionale solo con poche specie; prediligono gli ambienti umidi, come gli argini dei fiumi e le pianure alluvionali. Si tratta di piante a crescita rapida e molto evolute.

DESCRIZIONE

Il salice è una pianta che può raggiungere l’altezza di 15 metri. Possiede tronco diritto con rami penduli e sottili; le foglie sono caduche, semplici, di forma lanceolata, con margine leggermente seghettato, base attenuata e apice caudato. I frutti appaiono come capsule, con molti piccoli semi provvisti di un ciuffo di peli.

AVVERTENZE

Non bisogna usare il salice in contemporanea con altri analgesici perché ne rafforza gli effetti o in chi soffre disturbi gastrici o ulcera, perché aumenta l’acidità. Ad alte dosi può causare emorragie. Non deve essere assunto in gravidanza o allattamento.

TRADIZIONE E SIMBOLOGIA

Il salice è l’albero dell’energia femminile, dona protezione e dolci cure, anche se i suoi rami “piangenti” sono solitamente associati alle lacrime, al dolore e alla malinconia.

In casa il legno di salice favorisce la capacità di immedesimazione, aiuta la salute e dona protezione a tutta la famiglia.

Il Viminale, uno dei sette colli di Roma, probabilmente deve l’origine del suo nome proprio ai salici: sembra infatti che una fitta selva di questi alberi ricoprisse in tempi lontani le sue pendici.

Nelle tradizioni celtiche il salice è l’albero dell’intuizione, dell’ascolto della voce interiore e della sapienza. Protegge dall’ipocrisia e aiuta le vibrazioni provenienti dal Piano Astrale ad entrare in contatto con il mondo degli uomini. Ci aiuta a credere nelle proprie capacità per affrontare con maggior coraggio l’Ignoto.

Anticamente sacro per Demetra e alla Luna, è usanza ancora oggi, nel giorno della Candelora il 2 febbraio, prendere un ramo di salice e metterlo in casa come protezione dalle inondazioni.

Ippocrate, il Padre della Medicina, curava febbre e dolori con la corteccia di questa pianta, che infatti è ricca di tannini e ha proprietà febbrifughe, inoltre può sciogliere le contrazioni muscolari e curare in generale i sintomi del raffreddore.

Si parla del salice anche tra gli  antichi scritti dei Sumeri, nel Papiro Ebers egiziano del 1500 a.C., in cui si elencano circa 800 rimedi a base di erbe.

 

PROPRIETA' TERAPEUTICHE

Il salice, in particolare la specie ALBA, contiene una elevata concentrazione di acido salicico, precursore naturale dell’aspirina, di cui possiede le stesse azioni analgesiche ed antinfiammatorie: inibisce la sintesi delle prostaglandine, allevia il dolore e abbassa la febbre. A differenza dell’aspirina, però, non aumenta la fluidità del sangue e non irrita la mucosa gastrica.

Spesso è utilizzato come rimedio per il dolore artritico e reumatico della schiena e delle articolazioni anche sotto forma di infuso da aggiungere all’acqua del bagno.

Dall’’infuso di foglie si ottiene una tisana utile nei casi di insonnia.