IL SIMBOLO DELLA PIGNA
La pigna ha diversi simbolismi.
Il più chiaro è quello che la associa allo "0", quindi all'uovo cosmico, alla nascita, al principio. L'uovo, da sempre è stato associato alla nascita, alla rinascita stessa, vedasi ovviamente il simbolismo riferito ad Eostre, al coniglio e alla tradizione greco-romana di regalare uova colorate.
La pigna quindi diventa simbolo di fertilità, essendo colma di semi; fertilità e abbondanza. Nei tempi antichi ovviamente abbondanza e fertilità erano le cose che si auguravano sempre
La pigna era quindi simbolo delle divinità della terra, dei monti, degli alberi che permettevano la vita. Non per niente si trovano le pigne nei vecchi letti in ferro battuto, o in alcuni soprammobili in ceramica. Servivano per augurare un matrimonio con figli sani e far sì che la camera da letto divenisse un luogo sacro e fertile.
Come simbolo di fertilità e rinascita è stato anche preso in prestito dalla filosofia, per la nascita stessa della ragione e la fertilità della mente e delle idee.
Associata quindi anche alla resina, all'ambra (che altro non è se non resina solidificata e che era sacra), alla durezza stessa del legno di pino, diventa quindi simbolo di resistenza, di sopravvivenza, di rinnovamento, di rinascita.
Nelle rappresentazioni greche e romane, la pigna è un simbolo di eternità. Infatti è spesso legata al dio Dioniso, ed è associata ai suoi misteri. Alla morte e della rinascita, alla rigenerazione e alla resurrezione.
Durante i culti dionisiaci le baccanti venivano rappresentate con il tyrso tra le mani, che recava appunto in cima una pigna dorata, e questo rispecchiava ancora l'iniziazione ai misteri diosiaci e alle vestali stesse.
E' facile trovarla nel sud Italia, è un tema più ricorrente in Sicilia. Si usano regalare pigne legate assieme da appenderle sopra la porta di casa affinché possano portare del bene alla famiglia che la abita.
Anche in alchimia si ritrova la pigna come simbolo, proprio in cima al caduceo. Secondo l'alchimia occidentale la Pigna rappresentava i vari stadi di iniziazione. Quando era completa la pigna era rappresentata aperta e con delle ali spalancate, che raffiguravano quindi la ragione dell'intelletto che prendeva il volo.
Come l'uovo è anche simbolo dell'anima, quindi è facile trovarla nei vecchi cimiteri, e questo rimanda ancora a Dioniso, al rinnovamento, alla rinascita.
Anche per l'arte cristiana la pigna, come tutti i frutti a guscio duro, rappresenta il corpo umano, che racchiude in un "guscio" l'anima umana.
Si dice che anche in cima a castel sant'angelo, ovvero sulla tomba dell'imperatore Adriano, fosse posta una grossa pigna, ora sita in uno dei cortili dei musei vaticani, da cui prende il suo nome: il cortile della pigna.
La pigna è sempre stata occultamente associata con l’illuminazione spirituale. Sia che guardiamo gli antichi babilonesi, gli egizi, i greci e i cristiani, la pigna ha rappresentato il legame misterioso tra il fisico e il mondo spirituale, che può essere trovato nel cervello umano. La ghiandola pineale, conosciuta anche come il terzo occhio, è rappresentata dalla pigna nel simbolismo occulto. Viene insegnato dalle scuole del Mistero che la ghiandola pineale permetta di aprire le porte alla percezione spirituale, una volta che i sette Chakra sono stati attivati correttamente.