IL SIMBOLO DELLE CASTAGNE
Coi primi freddi tornano le caldarroste: per i latini evocavano il dio supremo, mentre dal Medioevo furono considerate cibo per i defunti. Oggi sono vendute, come nel lontano XVI secolo, dagli ambulanti nelle vie cittadine.
Iovis Glandes, ovvero ghianda di Giove: questo il soprannome che diedero i latini alle castagne.
Il motivo è che l'albero, con il suo tronco, corto ma possente, e con la sua chioma imponente, evocano il dio supremo.
Seppur godessero di quest’appellativo divino, Plino il vecchio non le apprezzava molto: “Sono protette da una cupola irta di spine ed è veramente strano che la natura abbia occultato con tanto zelo un frutto di così scarso valore” (Naturalis Historia).
Ma i suoi concittadini, a differenza dello storico, le mangiavano di gusto come ci tramandano Apicio, che consigliava di sostituirle in vari piatti alle lenticchie, e Marziale che le gustava dall’amico Toranio alla fine del pranzo cotte a fuoco lento e abbrustolite.
Nel medioevo poi furono considerate, come le fave e i ceci, cibo per i morti.
In varie zone d’Italia finirono così per essere d’obbligo nei giorni delle celebrazioni dei defunti: in Val d’Aosta per esempio il 1 novembre venivano offerte nelle osterie mentre in famiglia si servivano con grappa e zucchero. In Liguria le mangiavano invece lessate. E' più allegra invece la ricorrenza che si festeggiava in Romagna sempre a suon di castagne: qui venivano consumate nel giorno di San Martino, brindando ironicamente alla gloria degli uomini sposati e al patrono delle loro corna. Un’usanza forse legata alle virtù afrodisiache che i naturalisti del Rinascimento riconoscevano a questo frutto.
A noi oggi non resta che mangiare le caldarroste vendute agli angoli delle vie.
Un’usanza antica, come testimonia un’incisione pubblicata nel XVI sec. nel repertorio degli ambulanti che invitava i clienti a comprar caldarroste:
Maron francesi, delicati e buoni,
mangiarli dopo il pranzo sono buoni.
O là chi di voi che sia affamato,
eccovi i castagnacci a buon mercato.
...
Chi vuol mangiare dopo pasto marroni
Mangi dè miei, che sono tutti buoni.
Per quanto riguarda l'aspetto simbolico le castagne sono segno di prevenzione e lungimiranza. Ciò è dovuto al fatto che le castagne sono altamente caloriche e nutritive, racchiuse in un piccolo alimento.
Le castagne sono simbolo anche di:
- fertilità
- fornitura
- abbondanza
- longevità
- rinvigorimento
Per molte tribù di nativi indiani d'America le castagne erano simbolo di fertilità e abbondanza, visto la loro prolifica produzione di frutta a guscio.
Il simbolismo della longevità e della prevenzione si è diffusa a partire dal 12°secolo in quanto la mistica Hildegarda von Bingen attribuiva alle castagne la capacità di prolungare la vita se consumate in determinati rimedi naturali.
I Celti ritenevano che toccare manici e bastoni fatti di rami di castagno conferiva loro longevità, energia e rinvigorimento del proprio essere.
In autunno le castagne cadono abbondantemente dagli alberi e quindi vengono considerate un simbolo di raccolta, e di abbondanza.
L'interpretazione dei sogni:
Se sognate di raccogliere castagne da terra, significa che nella vostra vita vi è abbondanza di fiducia e di amore, sognatre di raccogliere castagne dall'albero è un segno di infedeltà.
Se in un sogno che si sta osservando un mucchio di castagne, è indicativo di opportunità di affari di successo. Sognare di restare seduti sotto un albero di castagno è il simbolo di tempi felici all'orizzonte dopo aver sopportato un periodo di insoddisfazione.
Possiamo porci le seguenti domande se si sognano ricorrentemente le castagne:
- Ho pianificato i miei progetti adeguatamente?
- Sto lasciando entrare abbastanza nutrienti (fisico / spirituale / mentale / emozionale) nella mia vita, o sto trascurando questi aspetti?
- Sono pronto per le sfide future?
- Sto rendendo grazie per tutto quello che ho a disposizione per me adesso?