LA CASTAGNA: non solo buona da mangiare
Autunno tempo di castagne: da mangiare da sole, arrostite o bollite, impastate nei dolci o sotto forma di marmellata, ma sempre dolci e gustose come ogni anno.
Che siano castagne o marroni si distingue dalla dimensione, perche’ questi ultimi sono piu’ grossi, e dal sapore, infatti la castagna e’ piatta da un lato e rotonda dall’altro, e’ piu’ dolce e piu’ corposa, il marrone e’ piu’ farinoso e meno intenso, ma ugualmente dolce e piacevole al palato.
Le castagne e i marroni sono una ottima ricarica in preparazione dell’inverno, offrono delle risorse vitaminiche e proteiche naturali, e hanno delle grandi potenzialita’ antinfiammatorie; la castagna ben si accompagna ai pasti, sia come dolce che come frutto, ma non stona quando e’ accompagnata al vino caldo e consumata a parte durante la giornata.
In passato la castagna ha avuto un importante ruolo nella cucina italiana come sostituto del pane e come frutto da cui si ricavava la farina, in alternanza all’uso della farina di grano. I semi di castagno sono una riserva di sali minerali come il potassio, il fosforo e il ferro e di vitamine del complesso B e PP.
Il seme del castagno e’ ricco di amidi ed e’ molto nutriente.
Per questo mangiare le castagne in autunno non e’ solo una piacevole tradizione, ma anche una importante buona abitudine per la salute.
Della castagna pero’ c’e’ altro da dire: la pianta da cui nasce, il castagno appunto, ha delle risorse curative importantissime, dalle sue foglie infatti si possono ricavare dei decotti che curano le malattie da raffreddamento e la febbre; esse sono indicate per essere usate sotto forma di infuso con l’aggiunta del miele contro la tosse da bronchite oppure sottoforma di impacco contro ireumatismi, grazie al loro effetto antinfiammatorio.
La castagna ha anche un potenziale astringente e disinfettante: particolarmente adatta a questa funzione e’ la corteccia dell’albero delle castagne, assunta come decotto; infine e’ importante ricordare il possibile utilizzo in estetica per schiarire il capello: la polpa della castagna infatti una volta cotta, se applicata sulla pelle schiarisce il baffo o la peluggine, mentra la buccia cotta e applicata dopo lo shampoo ravviva i colpi di sole e crea l’effetto luce tra i capelli.