La Sardegna e i VIZI: LA LUSSURIA

28.07.2012 14:19

 

tratto da: www.lanuovaatlantide.info

In cosa consiste esattamente questo vizio? Per capirlo partiamo dalla doppia radice: “lusso” e “lussare”. Appare chiaro che la parola stia a significare qualcosa di esagerato, ma al contempo di distorto, deformato. Rappresenta un aspetto che in chiave moderna porta alla ricerca di esperienze che ci facciano sentire “vivi”, facendoci concentrare sul corpo – oggettivato – e su circostanze e accessori. In termini sintetici si parla di disordine dell'istinto sessuale. E si, perché se ne snatura il fine per un edonismo che non lascia spazio ad altro.

“Bambini? Preferisco iniziarne cento che finirne uno”. Con queste parole Paolina Bonaparte, sorella del grande Napoleone, parlava della Lussuria.

Ed è proprio dei bambini che vi vogliamo parlare.
Nel 2008 la media italiana di figli per donna è pari a 1.42, un dato molto basso se consideriamo, per esempio, i dati relativi alla Francia e all’Irlanda, rispettivamente 2.01 e 2.07. Il caso francese sfata anche il mito secondo il quale “quanto meno le donne lavorano, tanto più elevato sarà il tasso di natalità”. Infatti, il tasso di attività femminile è superiore all’80%. Ma torniamo al caso Italiano andando ad analizzare i dati della Sardegna rispetto alla media nazionale.

In Sardegna il numero medio di figli per donna è pari a 1.11, tale valore rappresenta il valore più basso tra le regioni italiane ed è molto distante dai valori registrati per le altre regioni del mezzogiorno. Rispetto al 2003 la situazione è leggermente migliorata: siamo passati dall’1.06 all’1.11. Tale crescita (4.5%) è comunque inferiore a quella registrata per la media italiana (9.2%).
Relativamente ai dati del 2005, il tasso di natalità è pari a 8,3 (per 1.000 abitanti), quello di mortalità a 8,7 (per 1.000 abitanti), con un conseguente tasso di crescita naturale (tasso di natalità meno tasso di mortalità) pari a -0.4 (per 1.000 abitanti). Negli ultimi anni, nonostante un tasso di crescita naturale negativo, la popolazione è cresciuta solo grazie ad un saldo migratorio (numero d’immigrati meno numero di migranti) positivo che è stato in grado di compensare il tasso negativo di crescita naturale.

Attualmente la Sardegna conta 1,7 milioni di abitanti, mantenendo un saldo di natalità negativa gli autoctoni potrebbero non esistere più entro 70 anni.

Possibile che i Sardi, popolo mediterraneo e come tale “caldo”, non siano colpiti da questo vizio?

Ci sono due scenari che si aprono: o i Sardi non sono lussuriosi, oppure hanno imparato benissimo ad usare contraccettivi.

Non vogliamo elevarci a divinità ma...

SARDI, CRESCETE E MOLTIPLICATEVI

A cura di Giorgio Manca e Nicola Manca