Lettera da AMSTERDAM

05.06.2012 09:37

"Ogni tanto smetto di fare il cretino perchè mi assale il terrore.

Il terrore di vedere per l'ennesima volta un sogno svanire a pochi passi dal traguardo.

Scrivo qui perchè molti di voi, come me, erano a Roma quel 13 maggio 2009, ed erano a Genova a fine agosto 2010 contro il Werder in quel dannato recupero, e quindi sapete cosa significhi veder sfuggire dalle mani qualcosa che già senti tuo.

Ricordo quando dopo il saluto di Delio Rossi sotto la curva da noi occupata all'Olimpico, il Panter, con la voce strozzata, guardando migliaia di persone ammutolite e in lacrime, iniziò a urlare nel megafono: "noi abbiamo vinto, noi ripartiamo da qui" e lanciò un "tu, solamente tu" che provocò la pelle d'oca a tutto lo stadio.

Bene, siamo tutti ripartiti da lì, siamo arrivati anche più in alto, e poi siamo stati umilati, e quindi ci siamo di nuovo lentamente rialzati, e adesso siamo a due giorni dall'inizio di una guerra di nervi lunga 180 minuti per riprenderci quello che ci meritiamo senza alcun dubbio.

Perchè non so cosa meritino quelli che scenderanno in campo mercoledì e sabato, ma so, e sappiamo, cosa ci meritiamo noi.

Spero di non dover di nuovo cantare con gli occhi gonfi di lacrime per l'orgoglio, per dimostrare che noi siamo diversi, spero di poter banalmente festeggiare come tutti sanno fare.

Ma se così non dovesse andare, continuiamo a distinguerci per quello che siamo, e facciamoci forza almeno tra di noi, lasciando che a patire e a invidiare siano altri.

O meglio, sempre gli stessi.

Perchè un domani qualcosa si vincerà." [Frume]

tratto da: Sampdoria Style