LUNA DI SETTEMBRE O LUNA DELLA VENDEMMIA

16.09.2012 23:37

 

Questa luna viene chiamata cosi perché si fa piena durante il periodo della vendemmia. Dato che il vino altera lo stato di coscienza gli antichi credevano che avesse il potere di metterli in contatto con il sè Divino e la sua saggezza. Ecco perché questa luna e la celebrazione dello spirito, in quanto tale essa è propizia per stare in silenzio e rilassare il corpo, lasciando che lo spirito abbia il sopravvento.

Prestate attenzione alla saggezza e alla consapevolezza che nasce dentro di voi, nutritela, fecondatela, coltivatela e raccoglietela, e seguirtela ovunque vi porti

I Celti chiamavano l’Equinozio Autunnale con il nome di Mabon, il giovane dio della vegetazione e dei raccolti, figlio di Modron, la Dea Madre. Mabon segna il completamento del raccolto con la vendemmia dell’uva, dono di Dionisio, dio della vite e dell’ebbrezza. Il vino che si fermenta nelle botti al buio, rappresenta lo spirito degli iniziati nei riti misterici, il passaggio, la trasformazione, il cambiamento.

Dopo l'esuberanza dell'estate, la luna di settembre corrisponde a un tempo del raccolto è anche l'occasione per fare un bilancio, dove bilanciare significa anche portare equilibrio nella propria vita, tra l'energia maschile e femminile dentro di noi. Il tempo delle vacanze è ormai al termine e ci prepariamo a riprendere i ritmi lavorativi.

Al contrario la Dea Terra ha dato i suoi frutti più gustosi nella stagione estiva e lentamente si prepara per il meritato riposo. Le giornate si accorciano visibilmente mentre la notte inizia ad allungarsi, e in questa fase di passaggio da una stagione ad un'altra la natura si mostra a noi nel suo lato più dolce: l’aria è tiepida e l’atmosfera gradevolissima. Gli animali sono indaffarati nell'intento di raccogliere le provviste in previsione dei mesi freddi, alcune specie migratorie si preparano al grande viaggio, ed anche per gli umani è tempo di stipare il raccolto nei luoghi preposti.

La natura intera è in piena sintonia con l’energia del segno zodiacale della Vergine, che saggiamente insegna quanto sia importante conservare, pianificare ed utilizzare ogni materia evitando dannosi sprechi. E’dunque un buon tempo per fare conserve di ogni tipo, per rilassarsi e riflettere sulla continuità della vita, garantita proprio dalla sua ciclicità.

Con Settembre arriva Mabon, giorno di equinozio che dà inizio all’autunno astronomico. Un tempo di equilibrio perfetto tra le due polarità maschile e femminile, dove giorno e notte hanno la stessa durata per noi si avvicina il tempo dello spirito.

Inizia il semestre buio dell’anno, che culminerà con il solstizio d’inverno.

Viviamo questa fase dell'anno senza inutili rimpianti, anzi con soddisfazione, pienezza, benessere e senso di opera compiuta, con promessa di continuità, come facevano gli antichi, che in questo periodo erano soliti fare riti per ringraziare la terra per il raccolto, pregando per avere una stagione invernale più mite possibile.

L’invito, anche per noi, è a connetterci con il senso di gratitudine nei confronti di Madre Terra

E' tempo di raccogliere il risultato di quanto abbiamo seminato e possiamo finalmente goderne.

Possiamo festeggiare bruciando candele di color vino o lavanda (magari aromatizzate all'uva) e dell'incenso di artemisia. Beviamo del buon vino novello o succo d'uva e mangiamo pane di frumento. Ricordiamo di ringraziare per i doni che ci tengono in vita.

Questo è un buon periodo per fare esercizi di rilassamento e di meditazione, passeggiate ed escursioni in campagna e in collina, per salutare la Natura che si prepara al suo riposo invernale.

Le primissime foglie gialle e rosse cominciano a comparire sulle piante delle regioni più fredde.

In settembre e ottobre il tempo è imprevedibile… può essere dolcissimo, privo delle asprezze della piena estate, ma ci può regalare uno di quei pirotecnici acquazzoni estivi che velocissimamente purificano ogni cosa, oppure può volerci ricordare a tutti i costi che la ruota gira e che la pienezza estiva si sta allontanando…

In effetti la stagione autunnale è alle porte e la natura, cambiando i suoi colori, si prepara al suo lungo sonno, ma attenzione: è tutt'altro che assopita.

Le campagne sono ricoperte di uva matura, il frutto simbolo di questa Lunazione, da sempre legata alla tradizione della vendemmia.

Altra delizia del periodo i funghi: dagli squisiti e conosciutissimi porcini ai comuni prataioli, dai gustosi ovoli alle mazze di tamburo… le passeggiate nei boschi sono prodighe di regali per i nostri cestini. È un ottimo periodo anche per raccogliere le bacche, le piccole pigne e i rametti che serviranno più avanti, per le decorazioni.

Raccogliamo petali degli ultimi fiori e le foglie per confezionare tisane, talismani o incensi.

C'è equilibrio tra luce e buio,ci si organizza per il nuovo corso di attività che segue, si fa pulizia e si rimedia al disordine fisico, mentale, emotivo e spirituale.

Si immagazzina il raccolto estivo, come risorsa di energie per il periodo invernale.

Ringraziamo questo tempo, in cui lo spirito della vegetazione si sacrifica affinché noi possiamo continuare a vivere.

E' un tempo di gioia, di pienezza e benessere; una volta era un tempo in cui le persone mettevano al sicuro il cibo per superare l'inverno. È il momento più adatto per riflettere quanto dipendiamo dai cicli della natura e quanto dobbiamo alla generosità del Sole e della Terra.

È un periodo di equilibrio e bilanciamento tra le luci e le ombre che può ispirare a trovare nuove dimensioni anche nell’equilibrio interiore.

La Lunazione dell’Uva può essere un periodo favorevole per mettere ordine negli eventuali squilibri che le eclissi di quest'anno possono aver determinato.

Questa Lunazione, che è l’ultima Luna di abbondanza dell’anno, è propizia per stare in silenzio rilassare il corpo e lasciare che lo spirito abbia il sopravvento.

Prestiamo attenzione alla saggezza che vive dentro di noi, nutriamola, coltiviamola e raccogliamola; poi la seguiremo ovunque ci conduca.

La pianta di questa luna è l’ Ortica. In apparenza un erba fastidiosa ma insostituibile nella medicina delle piante, come tisana purifica l’acqua del corpo, è un nutrimento importante per i capelli e la pelle. Un decotto di ortica guarisce anche gatti e polli, e libera le piante dai parassiti. Un’ insalata di ortica morta- non urticante- fa bene al sangue. In oltre i fiori di questa pianta, sono dolci e depurativi. L’ortica è una pianta d’aria. Se  ti fai bruciare dall’ ortica, aumenti l’attenzione di tutte le cellule della pelle a percezioni straordinarie. In oltre il suo contatto è salutare per reumatismi, gotta e allergie.

Curiosità:

La Cina festeggia il plenilunio di questo mese con la Festa della Luna, la dea Heng-wo, una delle tre grandi feste annuali. A lei si offrono frutti, dolci (che vengono preparati per essere consumati in quest'occasione) e rami di fiori di rosso amaranto. Agli uomini è vietato partecipare alla cerimonia.

In India, invece, è la Festa del Teji ed è la Festa della donna: per tre giorni viene adorata come se fosse la Dea Parvati che, dopo il digiuno purificatore, fa innamorare di sé Shiwa. In questi tre giorni le donne possono fare tutto quello che vogliono, persino scegliersi un amante che impersoni il dio. Subito dopo, la donna tornerà ad essere discriminata secondo le sempre attuali consuetudini medioevali

Concediamoci prima di dormire un bagno profumato con le erbe raccolte d’estate e teniamo vicino al letto un taccuino e una penna per annotare i nostri sogni al risveglio, prima che svaniscano nelle pieghe della memoria.Questa luna viene chiamata cosi perché si fa piena durante il periodo della vendemmia. Dato che il vino altera lo stato di coscienza gli antichi credevano che avesse il potere di metterli in contatto con il sè Divino e la sua saggezza. Ecco perché questa luna e la celebrazione dello spirito, in quanto tale essa è propizia per stare in silenzio e rilassare il corpo, lasciando che lo spirito abbia il sopravvento.

 

Prestate attenzione alla saggezza e alla consapevolezza che nasce dentro di voi, nutritela, fecondatela, coltivatela e raccoglietela, e seguirtela ovunque vi porti

I Celti chiamavano l’Equinozio Autunnale con il nome di Mabon, il giovane dio della vegetazione e dei raccolti, figlio di Modron, la Dea Madre. Mabon segna il completamento del raccolto con la vendemmia dell’uva, dono di Dionisio, dio della vite e dell’ebbrezza. Il vino che si fermenta nelle botti al buio, rappresenta lo spirito degli iniziati nei riti misterici, il passaggio, la trasformazione, il cambiamento.

Dopo l'esuberanza dell'estate, la luna di settembre corrisponde a un tempo del raccolto è anche l'occasione per fare un bilancio, dove bilanciare significa anche portare equilibrio nella propria vita, tra l'energia maschile e femminile dentro di noi. Il tempo delle vacanze è ormai al termine e ci prepariamo a riprendere i ritmi lavorativi.

Al contrario la Dea Terra ha dato i suoi frutti più gustosi nella stagione estiva e lentamente si prepara per il meritato riposo. Le giornate si accorciano visibilmente mentre la notte inizia ad allungarsi, e in questa fase di passaggio da una stagione ad un'altra la natura si mostra a noi nel suo lato più dolce: l’aria è tiepida e l’atmosfera gradevolissima. Gli animali sono indaffarati nell'intento di raccogliere le provviste in previsione dei mesi freddi, alcune specie migratorie si preparano al grande viaggio, ed anche per gli umani è tempo di stipare il raccolto nei luoghi preposti.

La natura intera è in piena sintonia con l’energia del segno zodiacale della Vergine, che saggiamente insegna quanto sia importante conservare, pianificare ed utilizzare ogni materia evitando dannosi sprechi. E’dunque un buon tempo per fare conserve di ogni tipo, per rilassarsi e riflettere sulla continuità della vita, garantita proprio dalla sua ciclicità.

Con Settembre arriva Mabon, giorno di equinozio che dà inizio all’autunno astronomico. Un tempo di equilibrio perfetto tra le due polarità maschile e femminile, dove giorno e notte hanno la stessa durata per noi si avvicina il tempo dello spirito.

Inizia il semestre buio dell’anno, che culminerà con il solstizio d’inverno.

Viviamo questa fase dell'anno senza inutili rimpianti, anzi con soddisfazione, pienezza, benessere e senso di opera compiuta, con promessa di continuità, come facevano gli antichi, che in questo periodo erano soliti fare riti per ringraziare la terra per il raccolto, pregando per avere una stagione invernale più mite possibile.

L’invito, anche per noi, è a connetterci con il senso di gratitudine nei confronti di Madre Terra

E' tempo di raccogliere il risultato di quanto abbiamo seminato e possiamo finalmente goderne.

Possiamo festeggiare bruciando candele di color vino o lavanda (magari aromatizzate all'uva) e dell'incenso di artemisia. Beviamo del buon vino novello o succo d'uva e mangiamo pane di frumento. Ricordiamo di ringraziare per i doni che ci tengono in vita.

Questo è un buon periodo per fare esercizi di rilassamento e di meditazione, passeggiate ed escursioni in campagna e in collina, per salutare la Natura che si prepara al suo riposo invernale.

Le primissime foglie gialle e rosse cominciano a comparire sulle piante delle regioni più fredde.

In settembre e ottobre il tempo è imprevedibile… può essere dolcissimo, privo delle asprezze della piena estate, ma ci può regalare uno di quei pirotecnici acquazzoni estivi che velocissimamente purificano ogni cosa, oppure può volerci ricordare a tutti i costi che la ruota gira e che la pienezza estiva si sta allontanando…

In effetti la stagione autunnale è alle porte e la natura, cambiando i suoi colori, si prepara al suo lungo sonno, ma attenzione: è tutt'altro che assopita.

Le campagne sono ricoperte di uva matura, il frutto simbolo di questa Lunazione, da sempre legata alla tradizione della vendemmia.

Altra delizia del periodo i funghi: dagli squisiti e conosciutissimi porcini ai comuni prataioli, dai gustosi ovoli alle mazze di tamburo… le passeggiate nei boschi sono prodighe di regali per i nostri cestini. È un ottimo periodo anche per raccogliere le bacche, le piccole pigne e i rametti che serviranno più avanti, per le decorazioni.

Raccogliamo petali degli ultimi fiori e le foglie per confezionare tisane, talismani o incensi.

C'è equilibrio tra luce e buio,ci si organizza per il nuovo corso di attività che segue, si fa pulizia e si rimedia al disordine fisico, mentale, emotivo e spirituale.

Si immagazzina il raccolto estivo, come risorsa di energie per il periodo invernale.

Ringraziamo questo tempo, in cui lo spirito della vegetazione si sacrifica affinché noi possiamo continuare a vivere.

E' un tempo di gioia, di pienezza e benessere; una volta era un tempo in cui le persone mettevano al sicuro il cibo per superare l'inverno. È il momento più adatto per riflettere quanto dipendiamo dai cicli della natura e quanto dobbiamo alla generosità del Sole e della Terra.

È un periodo di equilibrio e bilanciamento tra le luci e le ombre che può ispirare a trovare nuove dimensioni anche nell’equilibrio interiore.

La Lunazione dell’Uva può essere un periodo favorevole per mettere ordine negli eventuali squilibri che le eclissi di quest'anno possono aver determinato.

Questa Lunazione, che è l’ultima Luna di abbondanza dell’anno, è propizia per stare in silenzio rilassare il corpo e lasciare che lo spirito abbia il sopravvento.

Prestiamo attenzione alla saggezza che vive dentro di noi, nutriamola, coltiviamola e raccogliamola; poi la seguiremo ovunque ci conduca.

La pianta di questa luna è l’ Ortica. In apparenza un erba fastidiosa ma insostituibile nella medicina delle piante, come tisana purifica l’acqua del corpo, è un nutrimento importante per i capelli e la pelle. Un decotto di ortica guarisce anche gatti e polli, e libera le piante dai parassiti. Un’ insalata di ortica morta- non urticante- fa bene al sangue. In oltre i fiori di questa pianta, sono dolci e depurativi. L’ortica è una pianta d’aria. Se  ti fai bruciare dall’ ortica, aumenti l’attenzione di tutte le cellule della pelle a percezioni straordinarie. In oltre il suo contatto è salutare per reumatismi, gotta e allergie.

Curiosità:

La Cina festeggia il plenilunio di questo mese con la Festa della Luna, la dea Heng-wo, una delle tre grandi feste annuali. A lei si offrono frutti, dolci (che vengono preparati per essere consumati in quest'occasione) e rami di fiori di rosso amaranto. Agli uomini è vietato partecipare alla cerimonia.

In India, invece, è la Festa del Teji ed è la Festa della donna: per tre giorni viene adorata come se fosse la Dea Parvati che, dopo il digiuno purificatore, fa innamorare di sé Shiwa. In questi tre giorni le donne possono fare tutto quello che vogliono, persino scegliersi un amante che impersoni il dio. Subito dopo, la donna tornerà ad essere discriminata secondo le sempre attuali consuetudini medioevali

Concediamoci prima di dormire un bagno profumato con le erbe raccolte d’estate e teniamo vicino al letto un taccuino e una penna per annotare i nostri sogni al risveglio, prima che svaniscano nelle pieghe della memoria.