MAGICO PEPERONCINO

25.06.2012 21:56

 

Spezia insostituibile per esaltare i sapori delle pietanze nella cucina mediterranea ed orientale, agisce sull’organismo come farmaco naturale dalle poliedriche virtù.

 


Il peperoncino stimola
lo spirito ed il sangue.

Medicina ayurvedica

Il peperoncino (Capsicum annuum), è un frutto appartenente alla famiglia delle Solanacee: dopo il sale marino è, in Italia, il prodotto alimentare più utilizzato per insaporire le vivande con il suo inconfondibile gusto piccate.

 

Il nome botanico deriva dal greco kaptein= mordere, per il suo sapore piccante e/o dal latino capsicus = foraggio a capsula, per la forma allungata del frutto.

 

Usato come alimento fin dai tempi antichissimi (era conosciuto in Messico 9.000 anni fa), già diffuso in Asia e Africa, arriva in Europa dal Nuovo continente intorno al 1514, sulle caravelle di Cristoforo Colombo, grazie al medico di bordo Chanca di Siviglia.

Conosciuto fin dall’inizio come pepe delle Indie, ha avuto rapida diffusione, diventando la droga dei poveri.

È un ingrediente del chili, salsa tipica messicana, e dell’harissa , salsa piccantissima nordafricana.

Nel sud Italia, dov’è coltivato ed usato abbondantemente, viene chiamato diavoletto, diavulicchiu, cerasela, zafarano, mericanil.

Contiene un concentrato di nutrienti di grande valore, tra i quali sostanze alcaloidi: la capsicina, sostanza oleosa rubefacente, la capsaicina, alla quale si deve il sapore bruciante, la capsantina .

100 grammi di peperoncino contengono: 15g di sostanze azotate, 1,2g di olio essenziale, 12,5g di olio fisso, 20g di cellulosa, 35g di sostanze non azotate, 0.05g di capsaicina, oleoresina, capsantina, colorante carotenoide rosso, quercitina, esperidina, erodietina, acido malonico, citroflavonoidi, lecitina, vitamina C, vitamina PP, vitamina E, vitamina K, vitamine B¹, B², vitamina P, vitamina A, sali minerali.

 

Secondo la medicina tradizionale cinese i cibi dal sapore piccante stimolano le funzioni respiratorie e l’intestino crasso e il peperoncino rosso viene normalmente utilizzato contro la depressione, essendo stimolante e tonico.

 

Il diavoletto migliora tutte le funzioni vitali: aumenta la resistenza alle infezioni; favorisce la funzionalità delle vie respiratorie; interviene a livello di pressione arteriosa; abbassa i livelli di colesterolo; favorisce la digestione, grazie all’azione stomachica; combatte il raffreddore e fluidifica il muco delle vie respiratorie; rinforza le pareti dei vasi sanguigni e migliora la circolazione sanguigna; ha potere afrodisiaco.

 

Il celebre medico fitoterapeuta Henri Leclerc ha guarito molti alcolisti somministrando tintura madre di capsicum annuum.

Il capsicum è utilissimo per la prevenzione e la cura dell’arteriosclerosi.

 

Usato sulla pelle produce un effetto revulsivo: dilata i capillari e riscalda, lenendo dolori reumatici, nevralgie, geloni, artrite. Svolge un’azione benefica sul cuoio capelluto: nei popoli che consumano molto peperoncino la calvizie è rara.

 

Il prof. Giulio Tarro, oncologo di fama internazionale, sostiene che il capsicum assicura un rafforzamento delle difese immunologiche contro le degenerazioni tumorali.

 

La tradizione popolare lo indica quale rimedio rapido ed efficace contro le distorsioni.

Nell’intestino il peperoncino svolge un’azione antiputrefattiva ed antifermentativa e combatte la diarrea infettiva.

 

Esercita azione cicatrizzante su piaghe, ferite, emorroidi, ragadi e fistole; opera come decongestionante e antinfiammatorio contro laringiti, raucedini e tossi spasmodiche.

È consigliato nella cura preventiva dell’infarto e delle malattie cardiovascolari.

Molte testimonianze documentano la guarigione in soggetti sofferenti di vene varicose.

 

Viene usato in cosmetologia nella composizione di balsami, linimenti, cataplasmi, maschere di bellezza e impacchi indicati per acne, capelli opachi, cellulite, massaggi rubefacenti.