Ottobre, mese di transizione

27.10.2012 15:37

 

Ottobre

di Laura Nicoli

Ottobre è un mese di transizione: raccoglie l’eredità tiepida di settembre e la conduce verso le brume novembrine, mentre i giorni si fanno sempre più corti e il sole declina sempre più verso sud, fino a toccare il punto più basso sull’orizzonte nel solstizio d’inverno. Era il mese fondamentale dell’economia agricola, delle popolazioni rurali perché alla fine di ottobre cominciava la semina e, quindi, l’anno nuovo. I resti di questa tradizione sopravvivono nella festa di Halloween, la notte del 31 ottobre, corrispondente alla celtica Samain, una sorta di carnevale autunnale che segnava la fine dell’anno. Come in ogni momento di passaggio, venivano sovvertite le regole vitali in un Caos fecondo: per una notte morti e vivi si mescolavano per celebrare la rinascita del cosmo e la riedificazione del mondo ordinario. 
Il nome deriva dal latino october, perché era l'ottavo mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo. Nel calendario persiano corrispondeva al mese di Mehr (fino al 22) e poi a quello di Aban. 

A ottobre sono associati i funghi. Vestigia antichissime delle prime apparizioni vegetali sulla faccia della terra, i funghi precedettero le piante ornando di ogni sorta di forme e colori un mondo in via di formazione. Ve ne sono di ogni tipo: bianchi, verdi, violetti, gialli, rossi, marroni, a pois; alcuni sono commestibili, altri semplicemente disgustosi. Molti contengono sostanze medicinali, come gli antibiotici. Nel Medioevo erano molto malvisti, in quanto considerati manifestazioni delle forze primordiali, incontrollabili e diaboliche. Per i Greci, invece, i funghi erano un punto di congiunzione tra cielo e terra perché si credeva che nascessero nei terreni colpiti dai fulmini.
Siamo entrati nel mese della Bilancia che è una piccola e debole costellazione ed è l’unica dello zodiaco che non abbia le sembianze di un essere animato. La figura, una bilancia a due braccia, risale ai Sumeri che la chiamavano GIS.EREN; poi, venne sostituita nell’astronomia greca dalle chele dello Scorpione. Fu il calendario giuliano, nel 46 a.C., a restaurare l’immagine della Bilancia; l’aveva voluto Giulio Cesare che si faceva ritrarre in alcune monete con una bilancia in mano quale dispensatore di giustizia. Il geroglifico della Bilancia si compone di due linee orizzontali, di cui la superiore è sormontata da un semicerchio. Le due linee rappresentano l’energia positiva e l’energia ricettiva in un giusto rapporto armonico, dove tuttavia la prima prevale sulla seconda. È l’armonia, dunque, a informare questo segno. 
Segno femminile, come vogliono i pianeti in domicilio Venere e X, la Bilancia si oppone al maschile Ariete; opposta all’egopatia del Sole/Ariete l’accoppiata Saturno/Bilancia è costretta a venire a patti col prossimo ed opporre il criterio di scelta, introducendo un elemento di dubbio nel farle esprimere: “Prima di condannare, ascolta anche ciò che il nemico ha da dire”. Infatti, lo sguardo della Bilancia è più logico che edonista e vede sempre, in qualsiasi circostanza, il rovescio della medaglia. Non dà mai nulla per scontato perché c’è sempre la possibilità che gli Altri abbiano ragione. La necessità di valutare sempre i pro e i contro di ogni questione fa sì che si arrivi al giudizio e, quindi, nella Bilancia troviamo la facoltà giudicante propria della giustizia e alla base del rapporto col prossimo vi è un principio di equità più che di slancio affettivo.

Venere in Bilancia dà un’affettività oblativa che si basa sul rispetto dei diritti delle persone amate che si riconosce sul lungo tempo, come vuole l’altro signore della Bilancia che è Saturno. Venere è anche il senso estetico che in Bilancia è molto forte. I gusti raffinati della Bilancia arrivano alla schizzinosità e possono diventare una ricerca di gusti armoniosi. Con l’esaltazione di Nettuno per trasparenza in Bilancia il senso estetico diventa ricerca della forma, se non addirittura della perfezione. 

Venere come salute, con l’aiuto di Nettuno in esaltazione per trasparenza, induce la Bilancia a immaginare di aver perso le difese immunitarie, portandola ad aver orrore della sporcizia e di ogni possibile infezione.

Anatomicamente, la Bilancia corrisponde alla vescica, al fegato, al pancreas ed alle reni, ossia agli organi filtranti (giudicanti) e purificatori del corpo. A queste corrispondenze si può aggiungere la pelle, ossia lo schermo estetico che occulta e protegge il groviglio funzionale dell’anatomia umana.

FONTE: www.larottadiulisse.it