SCOPERTA AGGHIACCIANTE. NATURE: "ALCUNE CHEMIO RAFFORZANO IL CANCRO"

11.08.2012 15:48

 

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chemioterapia dDoccia fredda per le lobbies del farmaco. A due giorni dall'approvazione scientifica del metodo Di Bella arriva una scoperta agghiacciante: la chemioterapia non cura sempre il tumore e, soprattutto, non è una "cura" infallibile. Si tratta di un metodo che, in alcuni casi, stimola e rafforza la ricrescita di cellule anomale.

A dirlo sono stati i ricercatori statunitensi che hanno condotto uno studio sui tumori alla prostata che, tra tutti i tipi di cancro, sono quelli più resistenti. Fino a poco tempo fa si pensava infatti che la chemio uccidesse sia le cellule anomale sia quelle sane e per questo, nel mondo scientifico c'è stato chi la consigliava "solo in casi strettamente necessari". Tuttavia questa piccola verità non ha reso mai la chemio una terapia "marginale", ma una delle più praticate in fatto di cure antitumorali. 

Oggi invece si è scoperto che proprio la chemio stimola nelle cellule circostanti a quelle anomale la produzione di una proteina che influisce sulla crescita rendendo 'immune' il tumore a ulteriori trattamenti. Lo studio riportato dalla rivista Nature fa riferimento a un mix di chemioterapici che viene usato nella terapia per il cancro alla prostata.

Lo studio americano è stato condotto su pazienti affetti da cancro alla prostata. Il suo scopo era quello di accertare come mai queste cellule tumorali fossero così difficilmente eliminabili nel corpo umano e così facilmente eliminabili in laboratorio.

La scoperta è stata che "l'aumento della WNT16B interagisce con le vicine cellule tumorali facendole crescere, propagare e, piu' importante di tutto, resistere ai successivi trattamenti anti-tumorali era del tutto inattesa" ha spiegato il co-autore della ricerca Peter Nelson del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle nello stato di Washington. La novita' conferma tra l'altro un elemento noto da tempi tra gli oncologi: "i tumori rispondono bene alle prime chemio salvo poi ricrescere rapidamente e sviluppando una resistenza maggiore ad ulteriori trattamenti chemioterapoci". Un dato dimostrato dalla percentuale di riproduzione delle cellule tumorali tra i vari trattamenti. "I nostri risultati indicano che il danno nelle cellule benigne puo direttamente contribuire a rafforzare la crescita 'cinetica' del cancro".

Nessuno dunque si aspettava che la risposta fosse che, in molti casi, la chemio può rivelarsi una terapia inadeguata e controproducente. Adesso dobbiamo aspettarci sicuramente una rivoluzione in campo oncologico in fatto di terapie antitumorali e, presumibilmente, milioni e milioni di richieste di risarcimento. Tutto questo però non dopo ulteriori studi nel campo in modo da sottolineare i tipi di mix chemioterapici considerati nocivi e inadeguati per la cura del cancro.

La scoperta choc si è guadagnata anche un posto di primo piano sulla rivista Nature e, forse servirà a non additare mai più come "sciocchezze ed eresie" quanti hanno proposto metodi alternativi per la cura del tumore. Oggi infatti viene messa in dubbio quella che per molti era una certezza.