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SENNA, la pianta contro la STIPSI
05.03.2013 17:19
SENNA
(Cassia Angustifolia)
FAMIGLIA: Cesalpiniaceae |
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HABITAT: cresce sulle coste del bacino del Mediterraneo, anche in terreni aridi purchè soleggiati.
PARTE USATA: le foglie.
PREPARAZIONI FARMACEUTICHE CONSIGLIATE: estratto secco nebulizzato e titolato in eterosidi idrossiantracenici espressi come sennoside B min. 2,2% (Farmacopea Italiana X), il cui dosaggio giornaliero va da 2 a 3 mg. per kg di peso corporeo, preferibilmente in un'unica somministrazione serale.
COMPOSIZIONE CHIMICA: è una pianta ricca di sostanze antrachinoniche, ma contiene anche discrete quantità di flavonoidi e di polisaccaridi.
PROPRIETÀ TERAPEUTICHE: Azione lassativa: è una pianta nota per la sua azione lassativa, dovuta alla stimolazione della motilità intestinale. Gli antrachinoni sono poco assorbiti a livello dell'intestino tenue. A livello del colon invece sono attaccati dalla flora batterica intestinale, e si formano così gli antrachinoni liberi, che sono i responsabili dell'azione terapeutica. Ciò spiega il periodo di tempo abbastanza lungo che passa tra l'assunzione dell'estratto e il manifestarsi dell'azione lassativa, che può essere anche di 12-16 ore.
L'azione di queste sostanze è massima a livello del colon sinistro e del sigma. Qui essi riducono il riassorbimento dell'acqua, del sodio e del cloro e aumentano la secrezione del potassio da parte della mucosa del grosso intestino, con aumento dei liquidi all’interno dell’intestino e quindi del volume delle feci.
L’azione lassativa è dovuta anche ad uno stimolo diretto dei tronchi nervosi che innervano il grosso intestino, con conseguente aumento della motilità intestinale.
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Azione prevalente: lassativa.
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Indicazioni principali: trattamento della stipsi funzionale nell’adulto.
EFFETTI COLLATERALI: può provocare diarrea con dolori addominali, e ciò può a sua volta causare un calo del potassio. L'abuso di questa e di altre piante ricche di antrachinoni può causare assuefazione con conseguente minore efficacia farmacologica.
CONTROINDICAZIONI: E’ controindicata in gravidanza, nel bambino al disotto dei 12 anni di età, nell’allattamento, nella diverticolosi intestinale, nelle persone con un grosso intestino molto lungo, in pazienti con occlusione o subocclusione intestinale e in pazienti con emorroidi e/o fistole perianali.
L’estratto secco di questa pianta non dovrebbe essere somministrato continuativamente per un periodo superiore a otto-dieci giorni.
INTERAZIONI COI FARMACI: Può avere interazioni medicamentose con gli antiaritmici di tipo chinidinico, coi digitalici, coi diuretici che provocano perdita di potassio, con la vincamina e il fenoxedil.
DATI TOSSICOLOGICI: L’estratto secco va usato alle dosi consigliate, senza aumentare il dosaggio.
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