Terapia dello spavento: antiche tradizioni sarde

22.05.2013 08:55

 

Tra le più curiose e particolari tradizioni sarde vi è senza dubbio la medicina popolare e tra queste quella che ha mantenuto intatto tutto il suo fascino è “la terapia dello spavento”. Questa usanza viene praticata principalmente nella provincia di Cagliari e di Nuoro da 47 persone, che hanno imparato a utilizzarla  in famiglia o perché sono stati guariti a loro volta.

La tradizione sarda prevede che per guarire da uno spavento che ha messo in agitazione l’animo del mal capitato si devono usare alcuni tra gli elementi naturali quali: l’acqua che va gettata sul malato o cosparsa con il segno della croce; la terra presa nel posto dove è avvenuto lo spavento e sulla quale il malato deve segnare delle croci; il fumo prodotto o con la cera, o con le foglie di palma, i fiori, l’incenso, il rosmarino.

A volte vengono bruciati anche pezzi di tessuto o capelli del sofferente. Il fumo serve per mandare via l’ombra che si è insidiata nel corpo del mal capitato, ma che uscendo andrà a infilarsi nel corpo del primo essere che incontra.

Quello che accomuna questi riti è sempre la recita delle preghiere, un aspetto religioso imprescindibile. Le tradizioni sarde sono uniche nel loro genere e sono un incomparabile patrimonio degli antichi riti superstiziosi che sono riusciti a sopravvivere nei secoli.