TIPO UNO: IL RIFORMATORE

11.03.2013 16:03

 

Tipo Uno

enneagramma 1

IL RIFORMATORE

Il Tipo Razionale, Idealista: Di Principio, Risoluto, Controllato e Perfezionista.

Breve descrizione

I tipi Uno sono coscienziosi ed etici, con un grande senso del giusto e dello sbagliato. Sono insegnanti, crociati e promotori del cambiamento. Sempre in lotta per migliorare le cose e al contempo timorosi di commettere errori. Ben organizzati, ordinati e puntigliosi, cercano di mantenere standard elevati e possono scivolare nell’essere critici e perfezionisti. Hanno tipicamente problemi con il risentimento e l’impazienza. Al loro meglio: saggi, perspicaci, realisti e nobili. Possono essere moralmente eroici.

Caratteristiche del tipo Uno

Abbiamo chiamato la personalità di tipo Uno Il Riformatore perchè possiede un “senso della missione” che lo porta a volere migliorare il mondo in vari modi, utilizzando qualsiasi grado di influenza abbia. I tipi Uno lottano per superare le avversità, in particolare quelle morali, in modo che lo spirito umano possa risplendere e avere un impatto significante. Ricercano intensamente “valori più alti”, persino a costo di sacrificare sé stessi personalmente.

La storia è ricca di Uno che hanno lasciato le loro vite confortevoli per fare qualcosa di straordinario, perché si sentivano chiamati dall’alto. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Raoul Wallenburg lasciò una comoda vita borghese per proteggere miglialia di Ebrei europei dai nazisti. In India Gandhi lasciò a casa sua moglie, la sua famiglia e una carriera da avvocato per divenire un itinerante promotore dell’Indipendenza Indiana e dei cambiamenti sociali non violenti. Giovanna D’Arco lasciò il suo villaggio in Francia per ridare il trono al Delfino e per espellere gli Inglesi dal paese. L’idealismo di ognuno di questi Uno ha ispirato milioni di persone nel corso dei secoli.

I tipi Uno sono persone di azione: desiderano essere utili nel senso migliore del termine. Da qualche parte nella coscienza sentono di “avere una missione da compiere”, anche solo quella di riuscire a fare del proprio meglio per ridurre il disordine che vedono nell’ambiente che li circonda.

Sebbene I tipi Uno siano determinati, generalmente sentono di dover giustificare le loro azioni a sé stessi e spesso anche agli altri. Questo orientamento li porta a trascorrere molto tempo a pensare alle conseguenze delle proprie azioni, oltre che a come impedirsi di agire contrariamente alle proprie convinzioni. Per questo motivo, I tipi Uno spesso si persuadono di essere tipi “di testa”, dei razionalisti che si basano solo sulla logica e la realtà oggettiva. Ma la realtà è piuttosto diversa: i tipi Uno sono attivisti che cercano di razionalizzare in modo accettabile quello che “sentono” di dover  fare. Sono persone istintive e passionali che utilizzano convinzioni e giudizi per controllare e dirigere sé stessi e le proprie azioni.

Sforzandosi di rimanere fedeli ai propri principi, i tipi Uno oppongono coscientemente resistenza ai propri istinti, cercando di non arrendersi a essi ed evitando di esprimerli troppo liberamente. Il risultato è una tipologia di personalità che ha problemi con la repressione, la resistenza e l’aggressività. Sono di solito visti dagli altri come altamente sotto controllo, persino rigidi, sebbene questo non sia come essi sentono di essere. Sembra loro, anzi, di essere seduti su un calderone di passioni e desideri, sopra cui fanno meglio a tenere un coperchio altrimenti loro stessi e le persone intorno a loro potrebbero pentirsene.

Gli Uno credono che essere severi con sé stessi e alla fine diventare “perfetti” li legittimi ai loro stessi occhi e agli occhi degli altri. Ma nell’intento di creare il proprio marchio di perfezione spesso creano il proprio personale inferno. Invece di essere d’accordo con la frase della Genesi “Dio vide ciò che aveva creato, e ciò era buono”, sentono che “non lo era affatto” e anzi che “qui ci sono per forza stati degli errori!”. Questo tipo di pensiero rende loro difficile fidarsi della propria guida interiore e quindi della vita stessa e li porta a fare affidamento sul proprio Super-Io, una voce acquisita nella loro infanzia, che li guidi verso “il bene più alto” così intensamente ricercato. Così fortemente fissati nella propria personalità c’è pochissima distinzione tra se essi e questa voce severa che non perdona. La crescita per gli Uno è separarsi da essa e vedere i suoi reali punti forti e punti deboli.

(Don Richard Riso and Russ Hudson, 1999, The Wisdom of the Enneagram, New York, A Bantam Book, 99-100)