LUNA di FEBBRAIO, la grande luna IMMACOLATA dell'INVERNO
Siamo ancora nel cuore dell'inverno, e la natura è avvolta nel grande riposo invernale ... eppure le giornate sono già sensibilmente più lunghe, e sebbene il gelo sia ancora in agguato, cominciano ad apparire i primi segni di vita: l'orso mette il naso fuori dalla tana per valutare se sia il caso di uscirne, o continuare a dormire e nei luoghi meno freddi già spuntano le prime gemme che, per quanto un vento improvviso potrebbe gelarle, portano già in sè la promessa di nuova vita.
Il gelo ha ripulito la natura da alberi e animali deboli e vecchi, e dopo il lungo quanto necessario riposo invernale, si avvicina il tempo della rinascita mentre il timido sole nato cresce in forza giorno dopo giorno.
Quando il tempo meteorologico è coerente alla stagione, in febbraio fa freddo e nelle regioni del nord e montane abbonda la neve.
I raggi di sole che nelle ore meno fredde battono sui tetti la sciolgono un poco, ma non del tutto, e di notte lungo le grondaie si cristallizzano i ghiaccioli, purissimi e trasparenti. Non dureranno a lungo: nonostante il freddo possa essere ancora intenso la stagione non tarderà a cambiare.
Questa è la lunazione dei ghiacci e delle nevi. Il suo simbolo è il colore bianco, il cui riverbero potenzia il Sole invernale e, di notte, amplifica i raggi della Luna. In molte culture i colori sono simbolo dei momenti importanti della vita: la nascita, la pubertà, il matrimonio e la morte…
La nascita viene generalmente associata con il bianco; nelle isole Trobriand, le donne incinte sono coperte da candidi mantelli speciali per mantenerle nella condizione “bianca” che, secondo gli abitanti, promuove la dolcezza e la fertilità.
Il candore alla nascita è considerato importante quanto il suo uso durante la pubertà e - mentre la chiesa cattolica richiede che per battesimi e cresime i bambini vestano di bianco per simboleggiare la loro purezza - anche i bambini dell’Africa occidentale vengono dipinti con lo stesso colore alla pubertà; nel loro caso però il colore rappresenta gli spiriti bianchi degli antenati o il seme della loro imminente maturità (nello Zaire alla pittura bianca si aggiunge del fogliame verde per simboleggiare la primavera delle prossime fertilità e crescita).
Gli illuminati in India si vestono di bianco per indicare la loro rinascita spirituale.
Per ragioni diverse il bianco in molte culture è anche il colore dei matrimoni ma una sposa giapponese si veste di bianco non tanto per indicare la sua purezza come fanno le spose europee, quanto per simboleggiare la sua morte nei confronti della famiglia d'origine e la rinascita nella nuova famiglia.
In ogni caso il bianco è un colore con una forte valenza iniziatica, è il colore delle esperienze che incominciano e del rinnovamento. Si dice infatti quando si incomincia qualcosa: "Apro una pagina bianca…"
La luna algida e immacolata di febbraio è infatti una lunazione che chiama a dar corso al cambiamento: ci si dedica con nuova energia al rinnovo interiore in vista delle fioriture di primavera.
L’energia adesso si sposta verso la superficie: è il momento della purificazione, alla quale seguirà la crescita: purificazione, sia essa fisica (diete, cure disintossicanti), mentale (meditazione, dare addio alle cattive abitudini), emotiva (è il momento per emergere dal lungo contatto invernale con gli aspetti più oscuri e bui della nostra personalità) o spirituale (guarigione).
I riti legati a questo tempo, oltre ad essere purificatori, hanno un forte carattere protettivo, e ci ricordano che è necessario difendere la vita, che debolmente si sta riaffacciando nel mondo.
Su un piano più “domestico”, mentre ognuno progetta il proprio radioso futuro, è anche un buon momento per preparare il sapone e dare una prima "areata" alla propria casa. .
Il primo atto del cambiamento è di chiudere con ciò che ha già fatto il suo corso; materialmente è quindi un ottimo momento per sbarazzarsi di tutte le cianfrusaglie e di tutto quello che è vecchio ma non abbiamo ancora avuto il coraggio di buttare nelle precedenti occasioni.
Il secondo atto è quello di "scongelarsi", cominciare ad uscire dal letargo invernale e tornare a convogliare le energie che nell'inverno erano orientate all'introspezione verso l'esterno, cominciando con il guardarsi intorno.
Ma è soprattutto un ottimo periodo per la purificazione di sé stessi, del proprio corpo, del proprio spirito, della propria mente.
Una purificazione che ora, in vista della primavera, non è più una caccia alle negatività (che dovremmo aver già abbandonato durante il lavoro invernale), ma somiglia più al lavarsi e prepararsi con trepidazione prima di uscire per un appuntamento o di un incontro.
Avvolgiamo il nostro spirito di nuova fragranza, usiamo nuovi e più leggeri modi di pensare, di renderci ricettivi alla vita che si risveglia.
Nei campi sbocciano nel bianco i primi coraggiosi bucaneve, segnale che nonostante le gelate la ripresa primaverile non è poi tanto lontana. I cervi rinnovano le corna mentre negli ovili nascono gli agnelli, e con loro arriva anche il latte, fonte di vita per ogni cucciolo.
Gli antichi popoli del Nord, che erano molto sensibili ai cicli della natura, solevano ricordare questo tempo di rinnovamento celebrando Imbolc, il cui significato è "nel grembo", quello di madre terra, dove inizia il risveglio della natura (secondo altre traduzioni significa “latte” o anche “la grande pioggia”).
Il suo arrivo (1-2 febbraio), a metà tra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera, segna l’inizio di primavera nella ruota dell’anno del calendario celtico e le popolazioni antiche erano solite dare il benvenuto al risveglio della natura rivolgendosi alla loro Dea di Luce, che per il Nord Europa era Brigid, la triplice dea del fuoco sacro, della poesia e delle fonti di guarigione.
In suo onore per tradizione si accendevano tutte le luci di casa e tutti i riti prevedano l’uso di candele. Da ciò deriva la tradizione cattolica di celebrare la Candelora (2 febbraio) e San Biagio (3 febbraio), dove ancor oggi i fedeli fanno benedire le candele.
Per analogia l’energia del mese è connessa all’enigmatico segno dell’Acquario e al suo governatore, Urano. L’ Acquario è il terzo segno dell’elemento d’aria, e come tale è sintonizzato sul mondo delle idee, dei pensieri, dei progetti che precedono la realizzazione. Questo è il segno che ha il compito di rompere con il passato per abbracciare tutto ciò che rappresenta il futuro: future idee, futuri legami, futuri pensieri.
Acquario è anche il segno della solidarietà, dei gruppi, della sorellanza, dunque il momento è proficuo per creare nuove alleanze, per godere della propria unicità all’interno della diversità, apprezzando e riconoscendo tutto ciò che la vita ci offre e che è nuovo.
I due rivoli d’acqua che fuoriescono dal vaso capovolto, simbolo del segno, rappresentano il fiume della vita e il fiume dell’amore, ma questa è un’acqua che sgorga dissetare lo spirito, prima del corpo. E’ un’acqua che purifica, nutre, guarisce. Questo è il momento migliore per salutare l’avvicinarsi della stagione nuova, preannunciata dall’ingresso del sole nell’ultimo segno dello zodiaco, Pesci.
L'archetipo divino lunare dell'acquario è Saraswati
Anche per noi è tempo di prepararci a chiudere con l’inverno per volgerci, rinnovati e pieni di fermento, verso la primavera che ci attende.
Come la natura si libera della durezza dell’inverno con tutte le sue scorie, proiettandosi verso una nuova vita, anche noi possiamo iniziare ad interrare i semi di quei progetti che si svilupperanno parallelamente alla luce che cresce ogni giorno. La lunazione immacolata ci invita a tornare ad amare noi stessi come ci amavamo nella fanciullezza, ad accettare le responsabilità delle scelte che ci hanno portato fin qui, perdonarci per gli errori che abbiamo commesso, darci una scrollata e ricominciare a fare progetti per il futuro.
È il momento di aprire una pagina bianca dentro noi stessi, da colmare nelle prossime stagioni
Esploriamo le nostre nuove possibilità, guardiamo a noi stessi con fiducia (anche se abbiamo novant’anni - o forse soprattutto, visto che la nostra esperienza, se ne abbiamo, può dotarci di qualche nuovo asso nella manica!).
I raggi di questa luna ci chiedono di ridere, ballare, correre e scherzare, divertirci come bambini in un prato immacolato, coperto di neve. D’altronde sotto questa luna cadono sia il Carnevale (la festa della spensieratezza che ha antichissime radici pagane) sia il giorno dei giovani innamorati (San Valentino, 14 febbraio) che risale anch’esso a una antica tradizione romana.
In questo clima di leggerezza e sollievo le situazioni confuse trovano nuovi piani di sviluppo: gli ostacoli si incrinano e i nostri progetti diventano possibili.
L’umore positivo è il segnale che è tempo di voltare pagina e iniziare un nuovo corso.
L’animale che accompagna questa luna è il corvo in alcune tradizioni popolari è considerato portatore di sventura, lunatico e portatore di sfortuna, come il numero tredici, la notte, la luna, il femminile e gli antichi attributi della personalità magica.
Nelle fiabe questo animale ha una veste importante invece: è lui a sapere. Il corvi siedono tra il confine della vita e della morte, guardano in entrambe le direzioni, e possono fare da mediatori. Tutto sta nel comprenderli, alcuni studi dicono che i corvi hanno una comunicazione telepatica. Se ce abbastanza cibo si trasmettono il messaggio e l’invito, viceversa si comunicano che non c’è posto per altri individui.
I corvi come le cornacchie sono simboli di solitudine e povertà liberamente scelti. Essi vivono bene in stormi come da soli o in coppia.
La piante di questa quarta luna è il cardo: spinoso, respinge e malgrado ciò è pieno di forza e sostanze guaritrici. Il tema di questa luna è anche l’irrigidimento.
Dato che questa luna si fa piena quando la neve ricoperta ancora molte regioni, ha il potere della purezza, dell' innocenza e della gioia. Parla al fanciullo che è dentro di noi, ricordo di un tempo quando la vita era semplice, quando il sorriso era prezioso e ogni cosa sembrava possibile.
Proprio per questa caratteristica, la luna immacolata fa venire voglia di ridere, di correre e giocare, di fare capriole e divertirsi.
Sotto la sua luce troviamo le soluzioni a situazioni confuse.
Le barriere si piegano e cedono, e i nostri obbiettivi personali diventano raggiungibili. La luna immacolata ci offre l'opportunità di eliminare ciò che è vecchio e inutile.
La sua venuta è il segnale che è il tempo di voltare pagina e di iniziare un nuovo capitolo della vita.
Luna Piena di Febbraio
Erbe: balsamo di Gilead (populus candicans), issopo,mirra, salvia, spiganardo
Colori: blu chiaro, violetto
Fiori: primule
Profumi: glicine, eliotropio
Pietre: ametista, diaspro, cristallo di rocca
Alberi: sorbo, alloro, cedro
Animali: lontra, unicorno